Filippo Terzi: un nome scritto nella pietra. Anche a Tomar.

“…la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era.” José de Sousa Saramago, Viaggio in Portogallo.

Una mano italiana ha lasciato diverse opere in Portogallo.  Si tratta del bolognese Filippo Terzi, architetto e ingegnere alla corte di Filippo II di Spagna che riunì sotto la stessa corona l’intera penisola iberica.  Nel 1590 Filippo II nominò il Terzi sovrintendente generale dell’intero patrimonio immobiliare di proprietà della Corona in Portogallo e di tutti gli edifici, in costruzione o progettazione, appartenenti allo Stato portoghese.
All’architetto venne affidata anche la creazione e la direzione di una scuola di architettura e ingegneria militare con sede prima a Lisbona, poi nella città universitaria di Coimbra.WP_20171004_19_43_22_Pro
A Tomar si deve a lui la progettazione e la direzione dei lavori dell’Acquedotto do Convento de Cristo o “dos Pegões Altos”,  iniziato nel 1593 e terminato 21 anni dopo dall’architetto Pedro de Fernando Torres, dopo la morte del Terzi che si era spento nel 1597 a Sétubal durante i lavori di edificazione del Forte de São Filipe.
Altra opera notevole a Tomar nel complesso del Convento do Cristo è il chiostro di João III ultimato nella parte superiore da Terzi (1582-1590 circa). OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Il chiostro con la sua simmetria, viene considerato uno dei capolavori del tardo rinascimento portoghese.

A Coimbra, a Filippo Terzi sono attribuiti l’acquedotto tuttora in uso e il chiostro della Igreja da Misericordia, che oggi ospita alcune facoltà della celebre Università di Coimbra.
Filippo Terzi lavorò a nord, a sud e nel centro del Portogallo, ma due capolavori sorgono a Lisbona: si  tratta della Igreja de São Vicente de Fora e della Igreja de São Roque.
Simile nell’impianto alla Chiesa del Gesù di Roma è l’austera Igreja de São Vicente de Fora (1590-1627) eretta fuori le mura della città – a quel tempo, mentre il monastero attiguo ospita il pantheon della casa dei Bragança che regnò tra il 1640 e il 1910, anno che segna la fine della monarchia in Portogallo e il pantheon dei patriarchi di Lisbona.IMG_5708

Filippo Terzi  diede la sua impronta anche alla facciata della Igreja de São Roque,   la chiesa di San Rocco.  Una delle chiese più belle di Lisbona che a sua volta ospita una delle cappelle più sfarzose del Portogallo: la cappella di San Giovanni Battista.  Commissionata da Dom  Joao V agli architetti romani Luigi Vanvitelli e Nicola Salvi fu costruita interamente a Roma, consacrata dal pontefice Benedetto XIV e poi smontata, trasportata con tre navi a Lisbona e riassemblata.

Nel Nord del Portogallo, al Terzi è ascrivibile il Forte de Santiago da Barra a Viana do Castelo, mentre nel sud, nei pressi di Porto Covo sulla costa dell’Alentejo, sorge il Forte do Pessegueiro di fronte all’isola omonima.

Le pietre che portano l’impronta di Filippo Terzi sotto la luce bianca sono scolpite due volte.  Questo sole caccia le ombre dagli angoli e lascia risplendere ancora e ancora le vecchie pietre come fossero appena posate.  Magia di questo sole lusitano.

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